Da dove nasce Una Mano?
CHI SIAMO
Dai dati pubblicati dall'Associazione Italiana Registri Tumori, in Italia sono stimate oltre 360mila nuove diagnosi di tumore ogni anno e i dati epidemiologici ci dicono che più del 50% delle nuove diagnosi e oltre un terzo dei sopravviventi alla malattia sono persone in età lavorativa.
Da una revisione sistematica condotta e pubblicata nel maggio 2018, risulta che a livello europeo la percentuale di rientro a lavoro per persone curate per cancro e che sono occupate al momento della diagnosi, varia dal 60% al 92%.
Dalla stessa revisione è emerso che i dati raccolti provengono solo dai Paesi Nord-Europei, mentre dall'Europa centrale e meridionale non giungono testimonianze.
Da qui, è stato deciso di condurre un'indagine epidemiologica sul territorio di Reggio Emilia, volta ad indagare le stesse percentuali.
Lo studio epidemiologico condotto dal Servizio di Epidemiologia dell'Azienda Unità Sanitaria Locale - IRCCS insieme alla Medicina Fisica e Riabilitativa e al Registro Tumori ha intervistato 260 persone. Queste ricevettero la prima diagnosi di tumore maligno infiltrante nel 2012 ed erano effettivamente occupate al momento della diagnosi.
Cosa è emerso?
Che la percentuale di rientro al lavoro è stata del 95%, ma che tra questi circa la metà delle persone ha percepito difficoltà nel processo di rientro al lavoro.
La malattia oncologica e le cure ad essa correlata infatti, possono causare problematicità di varia natura e intensità, come ripercussioni a livello motorio, cognitivo, psico-fisico, ecc.
I sintomi più comuni sono la stanchezza, il dolore, la fatigue, calo di concentrazione, difficoltà di memoria, così come la ridotta prestanza fisica.
Tutti questi sintomi possono limitare e\o ostacolare la persona nella vita quotidiana, nonché nella partecipazione all'attività lavorativa.
Nascita di Una Mano
Ad oggi, non esiste un percorso di accompagnamento per affrontare la ricaduta che la malattia può avere sul lavoro della persona.
Dati scientifici affermano che i trattamenti che hanno mostrato un miglioramento del tasso di ritorno al lavoro sono quelli basati su interventi multidisciplinari che prevedono il coinvolgimento di più professionisti con esperienze e competenze differenti.
Il progetto Una Mano è la prima esperienza a livello nazionale per l'ampia e diversificata rete di enti che coinvolge, per l'estensione dei percorsi riabilitativi a tutte le patologie oncologiche, per il tipo di equipe riabilitativa che comprende la figura del Terapista Occupazionale.
Si tratta di un progetto organizzativo ideato da professionisti in ambito sanitario e sociale che ha l'obiettivo di facilitare il mantenimento del posto di lavoro e il reinserimento lavorativo dei pazienti oncologici.
Il progetto Una Mano ha trovato sviluppo nel contesto del bando WelCom1 (Welfare di Comunità) della Fondazione Manodori. Il bando è nato con lo scopo di promuovere iniziative innovative tese a prevenire e sostenere le fragilità diffuse.
Il target del bando WelCom1 in particolare è proprio lo sviluppo del lavoro per intercettare nuove fragilità.
LE TESTIMONIANZE
Le esperienze che abbiamo incontrato
"Quando sono rientrata al lavoro… ho faticato a riabituarmi ai ritmi di lavoro"
N. 45 anni (Segretaria)
"Dopo un periodo di assenza al lavoro per malattia ho percepito un divario tra le mie conoscenze informatiche e quelle dei miei colleghi, ma non mi è stata data la possibilità di aggiornarmi"
S. 51 anni (Tecnico Web)
"Scrivere alla lavagna mi causava intorpidimento e stanchezza al braccio…"
R. 48 anni (Insegnante)
"...stare in piedi per lungo tempo e sollevare carichi pesanti mi procurava molta stanchezza"
T. 26 anni (Magazziniere)